Il dr. Gimbattista Pillan - L'organizzatore dell'azione di soccorso nella tragedi mineraria di Arsia nel 1940
Dr. Giambattista Pillan: The head of the medical rescue operations in the 1940 mining accident in Rasa

Tullio Vorano

[Source: Acta Medico-Historica Adriatica,  Vol. 6 No. 2 Prosinac 2008, p. 197-214 - http://hrcak.srce.hr/index.php?show=toc&id_broj=34434343]

Summary

The accident in the Rasa mines of 28 February 1940 was the greatest tragedy in the history of mining in Istria; an explosion, most likely fueled by methane and coal dust, claimed 185 lives and injured over a hundred people.

Documentation made available by the courtesy of Zdravko Hrastnik, a collector from Labin, and the archives of the Vicenza town hospital shed some light on this tragedy and on the human and professional character of Giovanni Battista Pillan, the Rasa mine physician who was commended and rewarded for successfully fighting the adversity. Later however, he was sent to the front lines over a difference in opinion with the local health administration.

Riassunto

Il 28 febbraio 1940 si e consumata nelle miniere di Arsia la più grande tragedia nella storia mineraria in Istria: a causa dell'esplosione, probailmente del metano e della polvere di carbone, sono periti 185 minatori e ne sono rimasti feriti oltre 100. l'autore di questo saggio cerca di ricostruire, in base ai documenti del collezionista Zdravko Hrastnik e dell'Archivio ospedaliero di Vicenza, il profilo professionale e umano del dr. Giambattista Pillan, medico presso la struttura sanitaria mineraria di Arsia. Elogiato e premiato per il suo impegno nell'opera di soccorso fu poi, forse a causa di alcune sue osservazioni fatte all'amministrazione sanitaria, allontanato da Arsia e inviato al fronte.

Sažetak

Dr. Giambattista Pillan –organizator pružanja pomoći tijekom rudarske nesrece u Raši 1940.

Dana 28. veljače 1940. u rudniku u Raši dogodila se najveća tragedija u povijesti rudarenja u Istri: u eksploziji, najvjerojatnije metana i ugljene prasine, poginulo je 185, a ranjeno vise od 100 rudara.

Slijedom istraživanja dokumentacije koju je prikupio i stavio na raspolaganje labinski kolekcionar Zdravko Hrastnik i arhivske građe Gradske bolnice u Vicenzi, autor ovog priloga osvjetljava rudarsku nesreću te ljudski i stručni profil dr. Giambattista Pillana, lijećnika u rudniku u Raši, koji se uspješno uhvatio u koštac s nesrećom i zato bio pohvaljen i nagrađen. Nažalost, nešto poslije, čini se zbog određenih neslaganja sa sanitetskim vlastima, dr. Pillan je bio udaljen iz Raše i poslan na frontu.


Nel corso della plurisecolare attività mineraria nella zona albonese la più grave tragedia mineraria e accaduta ad Arsia il 28 febbraio 1940. Quella disgrazia è stata una delle più grandi nella storia mineraria europea. (1)

[198] Secondo Matošević la catastrofe di Arsia è al secondo posto per il numero di minatori deceduti, mentre il triste primato lo tiene quella del 10 marzo 1906 che ha avuto luogo nelle miniere francesi di Courriers con oltre mille morti. (2)

Ad Arsia in quel fatidico giorno (a dire dell'ingegnere minerario Seguiti in un telegramma inviato al Ministero delle Corporazioni in Roma), alle 4,45 del mattino durante l'operazione dello sparo delle mine un "probabile scoppio polvere carbone causava onda esplosiva et forte produzione ossido carbonio che invadeva tutti cantieri camera uno et limitrofi camera tre.(3)

Il tragico epilogo di questo funesto avvenimento risulta essere di 185 morti, (4) 36 ricoverati all'Ospedale di Pola (5) e 84 feriti, medicati presso le strutture sanitarie di Arsia. (6) Ovviamente per la branca sanitaria, ma anche per un pubblico ben più vasto e interessante sapere come sono state organizzate le operazioni di soccorso in quella triste circostanza e chi le ha organizzate e condotte. Purtroppo la documentazione storica in questo senso è quasi inesistente. Ultimamente però sono venuti alla luce alcuni documenti molto significativi che soddisfano, almeno in parte, il nostro interesse e illustrano la figura di uno dei protagonisti. Il signor Zdravko Hrastnik, appassionato collezionista albonese, ha acquistato a Bolzano un corposo plico di documenti inerenti il dottor Giambattista Pillan, medico ad Arsia al momento della tragedia e ce lo ha messo gentilmente a disposizione. In seguito ci ha aiutato anche l'architetto Natasha Pulitzer Los, che vive a Vicenza, e che su nostra preghiera è andata a consultare l'Archivio dell'Ospedale civico di Vicenza. A loro due vanno i nostri più sentiti ringraziamenti per aver reso possibile la stesura di quest'articolo.

L'Ospedale minerario di Vines tra le due Guerre
Miners' Hospital di Vines between the two World Wars

Giambattista Pillan (o Gio Batta, oppure Giovanni Battista nei documenti consultati) è nato a Castegnero, comune della Provincia di Vicenza, il 2 luglio 1907, figlio di Igino (o Iginio) e Chiericati Maria. (7) Il signor Maule, podestà di Castegnero, gli rilascia il 24 gennaio 1934 un certificato di buona condotta, ad uso concorso, e dichiara ha sempre tenuto una lodevole e incensurabile condotta sotto ogni rapporto, e gode fama di persona proba ed onesta. (8) Soltanto alcuni giorni pièu tardi, il 27 gennaio, il dr. Ufarotti di [199] Vicenza certifica che il dr. Pillan è di sana e robusta costituzione fisica, ed esente da qualsiasi imperfezione fisica.(9) Quest'affermazione è in contrasto con la qualifica di malformazione toracica, ragione per cui egli fu nel 1929 esonerato dal servizio di leva e dichiarato riformato.(10) Probabilmente si sara trattato, per chi poteva permetterselo, del solito trucco per potersi liberare dall'inutile servizio militare. Nella stessa data, il 27 gennaio 1934, l'Ordine dei medici della Provincia di Vicenza certifica che il dr. Pillan è iscritto all'Ordine a partire dallo stesso giorno.(11) Da una bozza manoscritta del Pillan risulta che si era laureato il 24 luglio 1933 presso l'Università di Padova con la tesi di laurea "La formula leucocitaria in rapporto alla maturità fetale", ma che già dal 1931 era allievo volontario presso la Divisione medica Donne dell'Ospedale civile di Vicenza, mentre dopo la laurea nello stesso reparto fungeva da assistente volontario. (12)

[200] La carriera medica vera e propria del Pillan inizia nel 1934. Il 2 gennaio Pillan invia la richiesta (13) all'Ospedale Civile di Vicenza e il 19 gennaio il Presidente Antonio Schirato della Direzione sanitaria dello stesso Ospedale gli comunica di averlo ammesso a far parte del Personale sanitario dell'Ospedale in qualità di Assistente in sopranumero in data odierna (14), dietro parere favorevole del Collegio dei Primari. Nella stessa data il Direttore sanitario Berti gli notifica che e stato assegnato alla Divisione Medica Femminile fino al 7 febbraio e dal 7 febbraio alla Divisione Dermoceltica. (15) Nel frattempo, il 12 gennaio l'Ospedale Civile di Vicenza aveva aperto un Concorso fra i medici soprannumerari in servizio per due posti di Medico secondario effettivo. (16) Pillan non perse tempo e il 27 gennaio chiese di essere ammesso al menzionato Concorso. (17) Il Verbale della Commissione Esaminatrice (proff. Antonio Berti e Edoardo Orefice nonché dr. Giona Nardi) del 7 febbraio 1934 conferma i dati inerenti il diploma del Pillan, aggiunge ch'egli aveva pure superato gli esami di Stato presso l'Universita di Modena nel 1933 e precisa che all'esame orale aveva risposto prontamente ed esaurientemente a tutte le domande ottenendo il punteggio 30/30. Le domande riguardavano la cura della stenosi laringea, le indicazioni d'intervento dell'appendicite acuta, le localizzazioni delle menengiti, le reazioni delle menengiti tubercolari e quelle dei trasudati in confronto agli essudati. Nella parte conclusiva del Verbale sta scritto:

Risulta che in tutto il periodo passato in questo Ospedale il Candidato si e mostrato sempre diligentissimo e molto studioso, così da guadagnarsi la stima dei Superiori e della Direzione sanitaria.(18)
Di seguito, il 1o marzo il già citato Presidente Schirato gli fa sapere che per sua deliberazione del 20 febbraio 1934 gli è stata conferita la nomina di Medico Secondario in questo Ospedale per un triennio..., (19) mentre il 28 marzo lo nomina pure a Vice-bibliotecario dell'Ospedale Civile. (20) Nei mesi di aprile e maggio Pillan sostituisce – in qualità di assistente – l'assistente di ruolo (malato) nel Reparto Medico-Pediatrico; in quell'occasione il Primario Edoardo Orefici si espresse in questi toni:
Durante questo periodo il Dr. Pillan disimpegno assai lodevolmente le mansioni a lui affidate, [201] dimostrando intuizione diagnostica e traendo notevole profitto nel campo della pratica pediatrica. Pratico anche le autopsie e gli esami di Gabinetto richiesti dal servizio di Reparto e contemporaneamente disimpegno pure le mansioni di Assistente nel Reparto Cronici, da me diretto.(21)

Il 5 settembre 1934 Pillan passa dalla Divisione Dermoceltica alla Divisione Chirurgica con il benestare dei primari proff. Antonio Berti, Giorgio Pototschnig e Antonio Marras.(22) Pillan mantenne ottimi rapporti e sincera amicizia con il primario Pototschnig (al proprio primogenito, nato a Vicenza il 21 gennaio 1937, diede il nome di Giorgio, probabilmente in omaggio al suo primario). Pototschnig informa il 13 novembre 1934 il Direttore sanitario Berti di aver sottoposto ad intervento chirugico il suo assistente Pillan per grave patereccio tendineo al dito medio della mano destra.(23) Evidentemente l'intervento e andato a lieto fine perché non si registrano per il Pillan impedimenti di nessun genere. Anzi, nel 1935, dal 2 aprile in poi Pillan fa presso lo stesso Ospedale un cosiddetto servizio di scavalco a tempo determinato (fino il 1o agosto), ossia un servizio contemporaneo presso i reparti di Chirurgia ed Oculistica, con una gratifica mensile di lire 150 nette. (24) Il primo ottobre 1935 Pillan si rivolge al Direttore sanitario Berti con la preghiera di autorizzare la sua accettazione, in via di prova, del posto di medico presso l'Ambulatorio Nazionale Fascista contro gli Infortuni di Vicenza, che implica un orario di un'ora al giorno al pomeriggio.(25) Il primario Pototschnig si espresse in merito alla richiesta nel modo seguente:

Sono veramente orgoglioso e lieto che l'Ambulatorio.. .sia stato offerto al mio assistente Dott. Pillan, che in tutti questi anni ha disimpegnato il proprio servizio con particolare diligenza e coscienziosità. La scelta viene ad onorare anche il nostro Istituto.(26)

Berti acconsente e raccomanda al Presidente Schirato di approvare l'ingaggio.

Alcuni giorni più tardi, il 15 ottobre, Pillan fa un'altra richiesta, questa volta domanda una licenza straordinaria di 15 giorni a scopo di matrimonio. (27) Ottenuta questa licenza, il 30. ottobre 1935 sposa a Stradella, vicino Pavia, Maria Vannetti, figlia di Antonio e Angela Meriggi (28) e riceve dai [images 202 & 203; 204] colleghi e superiori il seguente telegramma: o personale ospedaliero festeggia matrimonio suo valoroso sanitario con vivissimi auguri. (29)

Lettera di elogio
A letter of eulogy
Risposta del dr. Pillan
Dr. Pillan's reply

Ricoprendo anche in seguito il ruolo di assistente effettivo del prima-prio Pototschnig, il 1o dicembre 1935 gli viene conferito -da parte dell'Ispettorato del Veneto, Trentino e Alto Adige con sede in Padova -l'incarico di medico esterno della nostra Sede di Vicenza con un compenso fisso posticipato di lire 440 mensili al lordo dell'imposta di ricchezza mobile. (30) Aveva l'obbligo di prestare servizio almeno due ore al giorno ed essere a disposizione per il resto della giornata per eventuali casi urgenti, nonché di soddisfare altre eventuali incombenze da parte del Consulente Medico Giuseppe Marangoni.(31)

Pillan lavora bene e molto e marzo 1936 il Presidente Schirato gli comunica che .. .in considerazione del forte sovraccarico di lavoro svolto nelle sale cliniche e alla frequenza straordinaria di guardie esterne ed interne compiuti con ammirevole sacrificio gli viene assegnata una gratificazione di lire 550 al lordo. (32)

Nel 1937, scaduto il primo triennio di ingaggio, era giunto il momento delle verifica. Pillan fa richiesta il 12 gennaio al Presidente dell'Ospedale di Vicenza di poter aspirare alla qualifica onoraria di Aiuto.(33) La certificazione del dr. Antonio Berti, Medico Primario della Divisione Medica Femminile, rilasciata il 28 gennaio 1937 è utile per ricostruire l'intero curriculum del Pillan e per apprendere le sue doti. Infatti egli dal 10 luglio 1931 al 31 luglio 1933 fu Allievo interno, poi dal 1o agosto 1933 al 18 gennaio 1934 Assistente volontario, quindi dal 19 gennaio al 19 febbraio 1934 Assistente soprannumero per diventare infine, dal 20 febbraio 1934 al 4 settembre 1934 Assistente effettivo. (34) Berti asserisce:

Complessivamente dunque ha frequentato la mia Divisione Medica per oltre tre anni, durante l'ultimo dei quali, e cioè dopo la laurea, gli ho affidata la cura di un gruppo di malati sotto la mia direzione. Mi è grato dichiarare che e stato sempre diligentissimo, studioso, coscienzioso, amorevole coi malati. Oltre che le Sale Cliniche ha frequentato l'annesso Laboratorio di analisi apprendendovi [205] molte tecniche di esami chimici e microscopici. Ha dimostrato ottime qualità morali. (35)

Anche dal Reparto Oftalmologico giunsero le migliori qualifiche per le sue prestazioni. (36) Particolarmente positiva anche la certificazione del dr. Pototschnig:

...ha avuto così larga occasione di perfezionarsi nella conoscenza e terapia delle più svariate affezioni chirurgiche, ginecologiche ed ostetriche. La sua maturità professionale, la sua coscienziosità nell'adempimento dei propri doveri, la sua costante e completa dedizione agli infermi, hanno permesso in quest'ultimo anno al sottoscritto, di affidare ben spesso al Dottor Pillan incarichi importanti e delicati ed a lasciargli una grande indipendenza nel lavoro di corsia. In sala operatoria il Dottor Pillan si e largamente addestrato nella assistenza diretta anche ai piìu grandi interventi e nella corretta esecuzione di tutti i metodi di anestesia. Egli dispone ormai di una statistica operatoria personale, veramente notevole, che riguarda interventi di media e piccola chirurgia, da lui eseguiti con buona tecnica e con ottimi risultati. Per le sue qualitìa professionali e per le rari doti morali il Dottor Pillan puo dirsi veramente un elemento prezioso...(37) Molto significativa, per quanto riguarderà in seguito la situazione ad Arsia, e la seguente asserzione in un'altra certificazione dello stesso reparto: Il numero ingente di ricoverati per lesioni traumatiche (da 800 a 1000 casi all'anno) ha permesso al Dott. Pillan di farsi una particolare esperienza in questa importante branca della Chirurgia e di perfezionarsi in modo particolare nella cura immediata delle piuì svariate lesioni, nel trattamento delle fratture e nella terapia dei processi suppurativi conseguenti a lesioni. Egli ha potuto così raccogliere una statistica operatoria personale di 402 interventi operatori di piccola e media chirurgia, e praticare oltre un migliaio di apparecchi gessati.(38)

Il Verbale della prima e seconda seduta della Commissione esaminatrice (Giuseppe de Ferrari, Antonio Berti, Fabio Castellani) per la promozione del dr. Pillan da Secondario ad Aiuto effettivo, datato 31 marzo 1937, ci mette a conoscenza del procedimento.(39) Dapprima, il 20 marzo, nell'esame orale di 50 minuti egli rispose con prontezza e chiarezza alle domande sul morbo di Flaiani, sul callo osseo, sull'ulcera peptica dei gastrotomizzati, sulla formazione dei calcoli vescicali e sulla brucellosi. Subito dopo, nell'esame scritto ciascun esaminatore propose un tema e [206] tramite sorteggio Pillan scelse l'argomento Peritonite pneumococcica. Il candidato doveva svolgere il tema nell'arco di due ore in una stanza chiusa, senza poter consultare alcun libro o foglio, e Pillan seguì alla lettera il procedimento. In seguito gli esaminatori presero separatamente in visione il tema scritto.(40) Nella seconda seduta, la Commissione gli assegno il voto di 29/30 per quanto riguardava gli esami sostenuti e 30/30 per quello che concernevano i titoli posseduti e il tirocinio trascorso e quindi, riassumendo, lo proponeva per essere promosso Aiuto Effettivo.

A seguito dell'eccellente prova il Presidente Schirato con delibera del 9 aprile 1937 conferma il Dr. Gio. Batta Pillan quale Medico secondario per un altro biennio, a datare dal 20 febbraio 1937 con la qualifica onoraria di "Aiuto". (41) Lo stesso anno, il 17 dicembre il dr. Pillan, come prescritto dalla legge, presta solenne giuramento dinanzi al Presidente dell'Ospedale dr. Antonio Schirato e del Segretario Domenico Meschinelli con la seguente formula:

Giuro che sarò fedele al Re ed ai suoi Reali successori; che osservero lealmente lo Statuto e le altre leggi dello Stato, che adempiro a tutti gli obblighi del mio ufficio con diligenza e con zelo per il pubblico bene e nell'interesse dell'Amministrazione serbando scrupolosamente il segreto di ufficio e conformando la mia condotta, anche privata alla dignità dell'impiego. Giuro che non appartengo né apparterro ad associazioni o partiti la cui attività non si concili con i doveri del mio ufficio. Giuro di adempiere a tutti i miei doveri al solo scopo del bene inseparabile del Re e della Patria.(42)

Il 31 gennaio 1938 Pillan ottiene l'incarico di medico presso l'ambulatorio della Sede di Vicenza, con orario intero e con un compenso fisso mensile di 1.100 lire. (43) Pochi giorni dopo, il 4 febbraio, egli scrive al Direttore dell'Ispettorato INFAIL a Padova osservando che la retribuzione stabilita in accordi verbali doveva ammontare a 1.425,34 lire e nel contempo lo pregava di trovargli nell'arco di un mese una soluzione definitiva per il suo futuro, altrimenti egli sarebbe rimasto preso l'Ospedale Civile di Vicenza dove la carriera chirurgica gli era aperta. (44) Nel frattempo, il 18 marzo, su propria richiesta, ottiene invece un ...congedo straordinario di un mese... con emolumenti interi con la motivazione: tenuto conto dei gravi lutti cui e [207] stato colpito recentemente. (45) Non siamo a conoscenza di che si trattasse, ma sappiamo che nell'ottobre 1937 aveva usufruito di una licenza straordinaria motivata dalla grave malattia materna,(46) mentre invece nel gennaio 1937 aveva ricevuto le condoglianze dei dirigenti ospedalieri del seguente tenore: Commossi rinnovato grande lutto esprimiamole sentita costernazione e partecipazione intero Ospedale. (47)

Due mesi piu tardi, il 25.05.1938, constatata la buona prova Pillan viene assunto presso l'INFAIL a contratto d'impiego della durata di tre anni (1.187,29 Lire mensili più altre 226,05 di supplemento di servizio attivo), assegnato al grado 6o con la qualifica di 2a classe. (48) Due giorni prima, il 23 maggio, Pillan, avendo avuto notizia della prossima nomina, aveva rassegnato le dimissioni dal posto di Aiuto della Divisione Chirurgia con le seguenti parole: Lascio le corsie di questo Ospedale, dopo quasi cinque anni con vero rincrescimento pur restandomi la soddisfazione di essere stato modesto collaboratore dei miei insigni Primari, che per insegnamenti e consigli, direi quasi paterni, contribuirono a forgiare la mia preparazione scientifica e spirituale oggi veramente preziosa nell'affrontare la nuova carriera. (49) Il Presidente dell'Ospedale, Avv. Giulio Tozzi gli esprime il 25 giugno 1938 il proprio dispiacere nel doverlo perdere... dopo l'ottimo servizio prestato per lunghi anni... e nel contempo mi è grato augurarVi molte soddisfazioni nell'esercizio professionale. (50)

Un'anno più tardi Gianbattista Pillan viene trasferito ad Arsia. Dalla documentazione presente non sappiamo se su propria richiesta, oppure dietro concorso o si trattasse di trasferimento imposto dall'Autoritùa sanitaria. Siamo propensi per quest'ultima soluzione perché l'Ispettore generale dell'INFAIL di Vicenza il 29 agosto 1939 gli approva 1.497 Lire quale rimborso spese per il suo trasferimento da Vicenza ad Arsia. (51) La Casa di Spedizioni Gaetano Reniero & C. di Vicenza emise al Pillan il 29.03.1939 una fattura di 3.502 Lire per il trasloco e dichiarùo di non poter diminuire la cifra perché incontrùo spese maggiori a causa della forte nevicata il camion dovette sostare un giorno oltre Trieste. (52) La cifra era pero notevole e corrispondeva [208] a oltre due paghe mensili del dr. Pillan. Comunque, Pillan è venuto ad Arsia prima, il 23 gennaio, e il 17 febbraio il primario Pototschnig gli invia una lettera definendolo Fiduciario Medico dell'INFAIL di Arsia. (53) Nella lettera il Primario chiedeva informazioni se ad Arsia esistessero dei regolamenti per gli operai circa le profilassi degli infortunati. Siamo a conoscenza della sua abitazione usuale, dopo quella provvisoria dei primi quattro mesi: il Commissario prefettizio di Arsia, Umberto Dosio rilascia al Pillan nel 1940 un Certificato di residenza dal quale risulta che egli vi abitava in Via XXVIII Ottobre al n. 3, a partire dal 16 maggio 1939 in poi. (54)

Dalla documentazione finora esibita si evince che il dr. Pillan si stabilisce ad Arsia come medico gia formato, giovane poco piu di trentenne, ma maturo, con un tirocinio esemplare e con ampie esperienze mediche in chirurgia, oftalmologia e ginecologia. Sotto il profilo medico e anche umano, stante alle dichiarazioni dei suoi superiori, era il medico ideale per la comunita di Arsia perché egli era in grado di aiutare sia i minatori che, almeno con consigli, i membri delle loro famiglie. Senza dubbio la sua ottima preparazione professionale lo aiuto molto ad affrontare nel modo idoneo le conseguenze della sciagura mineraria di Arsia, l'accertamento dei minatori morti e la cura di quelli feriti in primis. Il dott. Pillan non manco di consultarsi per quest'emergenza col suo superiore, il dr. Marangoni del Reparto ospedaliero di Padova: questi gli invia il 4 marzo i seguenti consigli:

Quanto ai tre ricoverati all'Ospedale di Vola, per polmonite secondaria a inalazione di gas vedi di mantenerti in contatto coi Primari di Vola, e di sorvegliare, con opportuni controlli in ambulatorio (o a domicilio se non si presentassero) tutti i gassati, in modo da farli ricoverare in Ospedale al primo allarme sia bronchiale che polmonare. Il Dott. Stellatelli, come e stato combinato con Trinchieri, rimarrà stabile in Arsia: così hai l'elemento adatto (Stellatelli e stato qualche anno in Clinica Medica) per mantenere una sorveglianza sui colpiti, e anche per dare eventualmente ai curanti locali tutti i consigli del caso.(55)

Fatto molto confortante, in quell'enorme tragedia la condotta del dr. Pillan fu eccellente. Ce lo confermano le firme del Segretario Macchinelli e del Direttore sanitario Berti dell'Ospedale Civile di Vicenza poste sulla lettera di congratulazioni del 16 marzo 1940 del seguente tenore:

Siamo venuti a conoscere che in occasione della grande sciagura dell'Arsia Voi avete [209] dimostrata un'abnegazione ed una capacità che Vi hanno fatto molto onore. Ci è gradito dirVi che l'Ospedale, nel quale Vi siete professionalmente formato e che Vi ricorda sempre con grande simpatia, è fiero di Voi. (56)

Anche da parte dell'Ispettorato della Venezia Giulia e Fiume vi fu una reazione molto positiva. Il direttore Callisto gli comunica il 26 marzo i seguenti provvedimenti nei suoi confronti:

1o) Promozione al grado 5o bis con la qualifica di Medico di Ia classe, con effetto dal lo aprile 1941, data di compimento del triennio nell'attuale grado;
2o) Aumento anticipato di stipendio da Lire 17.000 a Lire 18.050 (annue) con effetto dal 10 aprile 1940;
3o) Concessione di una speciale gratificazione di L. 2.000 nette da imposte.
La lettera termina con questa frase: Nel darVi comunicazione di quanto sopra, Vi esprimo il mio particolare compiacimento.(57)

Alcuni mesi più tardi, il 19 agosto 1940, al Pillan viene rilasciato il Foglio di congedo illimitato provvisorio da parte del Distretto militare di Vicenza. (58) Poco tempo dopo successe un fatto che, a quanto sembra, guastò la posizione di Pillan ad Arsia e verosimilmente ostacolò parecchio anche la sua carriera medica. Il 13 settembre Pillan inviò alla Consulenza medica di Trieste e al dr. Marangoni a Padova un telegramma allarmante inerente lo stato effettivo del personale nell'Ambulatorio di Arsia, seguito poi, per quanto riguardava Marangoni, da una lettera che ne spiegava le motivazioni. Nella lettera Pillan esprimeva un certo timore dicendo:

Sembra che il mio gesto abbia provocato in seno all'ispettorato ed alla sede di Pola molta indignazione e disapprovazione. (59)

Il 17 settembre 1940 il dr. Marangoni cercò di rassicurare Pillan:

Hai fatto benissimo a telegrafare anzitutto alla Consulenza Medica di Trieste: il Presidente dopo il disastro, ha confermato e ripetuto che il servizio alle Miniere dell'Arsia deve essere sempre in piena efficienza, pronto a tutte le evenienze. Il telegramma che hai spedito a me io lo ho trasmesso subito a Roma. Quanto alla reazione nell'ambiente amministrativo (non credo affatto che vi partecipi l'ambiente sanitario) non te ne preoccupare: il servizio medico dipende dalla Consulenza Medica e quando tu hai diretto la tua protesta alla Consulenza Medica di Trieste sei perfettamente a posto: vedi che ad ogni modo che l'infermiere è stato mandato !! Alla prossima Consulta se viene Pisenti ne parleremo in seduta: vi sono certi servizi così gravi di responsabilitè per l'Istituto che non si può [210] neanche menomamente pensare che essi non siano sempre all'altezza delle necessità: essi non hanno nulla a che fare con le emarginate carte.(60)

Reagì subito pure l'Ispettore medico superiore Ricciardo Ricciardi Tollini con sede in Roma che ugualmente il 17 settembre chiese al Pillan un rapporto dettagliato e riservato contenente i seguenti punti:

  1. i nominativi del personale ridotto e le ragioni della riduzione e
  2. chi aveva ordinato la riduzione.(61)

Riportiamo ora integra la relazione del dr. Pillan all'Ispettore Ricciardi Tollini, datata 19 settembre 1940.

 
  Rispondo subito al Vostro espresso del 17.9. corrente mese, inviandovi un dettagliato rapporto sull'andamento del servizio dell'Ufficio Medico di Arsia.
       
  PERSONALE IN FORZA:   Il sottoscritto dal 23 gennaio1939.
Il dott. Desanti Ugo – assunto il 19 maggio 1940.
Infermiere Francesco Bongiovanni
     "    Massimo Bernardi.
M
adre Superiora Suor Clelia – infermiera
Suor Felicita – infermiera
Suor Genoveffa – infermiera
Suor Andreina – cuoca.
  Il dott. Desanti, richiamato alle armi il 15.7. u.s. non è stato sostituito benchè una lettera del 17.8. u.s., dell'Ispettorato di Trieste desse disposizione perché fosse assunto ad orario ridotto il dott. Aldo Ferrena ufficiale sanitario di Arsia (un giorno alla settimana ed un'ora e mezza gli altri giorni)..

L'infermiere Massimo Bernardi è pure richiamato dal 2.6. u.s. e solo col giorno 16.8. è stato sostituito coll'infermiere Marussi inviatoci da Trieste, di modo che il Bongiovanni ha dovuto sobbarcarsi per tutto questo tempo 16 ore di servizio giornaliero.

Il sottoscritto, conscio del momento in cui viviamo, non si è mai permesso di fare alcuna protesta, pur facendo notare a chi di dovere, la necessità delle sostituzioni.

Il 13 settembre corrente: due suore sono già partite per gli esercizi spirituali (a Bologna), l'infermiere Bongiovanni parte per l'ordinaria e meritata licenza. Si noti che qualche giorno prima io avevo fatto pressioni alla sede di Pola, tramite l'Ufficio locale, perché almeno un'infermiere fosse subito inviato ad Arsia.

[211] Ero convinto che date le specialissime condizioni del nostro servizio, pronto soccorso ininterrotto di 24 ore giornaliere per parecchie migliaia di operai occupati nel sottosuolo, non ci fossero ragioni perché un infermiere della Sede di Pola non ci fosse inviato, tanto più che a detta sede restava un altro infermiere. Purtroppo il Direttore della Sede di Pola, che nel pomeriggio del 13 corr. veniva espressamente ad Arsia, forse non interpretando bene le ragioni della mia insistenza, mi rispose non troppo correttamente, negando in un primo tempo, e quindi promettendo solo alla condizone che il dott. Stellatelli fosse guarito da una indisposizione, la sostituzione dell'infermiere richiesto.

Ed è anche quando io gli prospettavo che infine dei conti ad Arsia restavano un solo medico, un infermiere ed una suora, e che non era possibile pretendere che io mi prendessi la responsasbilità di quanto poteva succedere qualora la deficienza del personale si fosse resa manifesta, come lo poteva essere in casi di infortunio collettivo, probabile qui in ogni momento, mi rispose che mi ero montato la testa, e che nella sede di Pola era più necessaria la presenza di due infermieri di quanto lo fosse ad Arsia.

[212] A questo punto mi sono sentito in dovere di telegrafare alla Consulenza Medica dell'Ispettorato di Trieste e nello stesso tempo al Prof. Marangoni, declinando ogni responsabilità.

Da quanto Vi sto esponendo noterete che alla periferia non si vuol comprendere l'importanza e la responsabilità del nostro Ufficio ad Arsia, mentre nello stesso tempo, o per incuria, o per incomprensione, o meglio per motivi che non mi so spiegare, si è cercato e si cerca sempre, con tutti i mezzi, di ostacolare il normale andamento del servizio.

Vi informo che attualmente l'infermiere è già arrivato da Pola e che solo oggi nel pomeriggio è stato comunicato ufficialmente al dott. Ferrena il nuovo incarico.

Per fortuna nulla di grave è successo per quanto riguarda il servizio di pronto soccorso e Vi posso assicurare che anche attualmente tutto prosegue come nel passato.

Coi migliori saluti

Dott. Giov. Batt. Pillan (62)

L'ex Ospedale minerario di Arsia, oggi Casa di riposo per pensionati
Former Miners' Hospital di Arsia, now a retirement home

La ferma posizione e la risolutezza del dr. Pillan si dimostrarono efficaci: ebbe subito in aiuto un infermiere e fu assunto il dr. Ferrena. Ci viene da pensare però, in considerazione ai suoi timori espressi, che la piovra amministrativa non perdonò il Pillan e ben presto lo allontanò da Arsia; ma forse ci sbagliamo, perché anche molti altri suoi colleghi furono chiamati alle armi – i tempi erano veramente duri. Comunque, il 10.02.1941 il Distretto militare di Pola gli comunica di esser stato nominato sottotenente di complemento nel corpo sanitario ruolo medici e destinato per il servizio di prima nomina da iniziarsi il 20 corrente mese presso l'ospedale militare di Trieste. (63) Termina cosà il benemerito servizio del dott. Pillan ad Arsia e inizia quello militare. Pochi giorni prima, il 6 febbraio 1941 era nato a Trieste, dove si era sistemata la sua famiglia in Via Giulia 15, suo figlio Igino (64) e Pillan conserva tra la documentazione le congratulazioni fattegli dal dr. Pototschnig (65) e dall'Arciprete di Schio. (66)

[213] In seguito troviamo il Pillan incorporato nel 133° Ospedale da campo mobilitato in zona di operazione (Balcania) dal 6 aprile 1941 col grado di Sottotenente e dal Marzo 1942 col grado di Tenente, fino al giorno 8 settembre 1943. (67) Il 1o marzo 1943 la Prefettura di Fiume gli rilascia una Tessera di riconoscimento che lo autorizza a circolare durante gli allarmi aerei per servizio. (68)

Dopo la guerra, la documentazione ci permette di seguire un'altro spostamento del Pillan. Il 13 luglio 1945 da Vicenza viene trasferito a Milano presso l'Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul lavoro in qualita di Sostituto Consulente Medico [69].(69) Le sue dimore sono state a Sesto San Giovanni in Via F. Bandiera 23 e poi in Via P. Risorgimento e quindi a Milano in Via Washington al N. 20. Sembra che nel 1945 il Pillan abbia corso il rischio di perdere il lavoro, però la Commissione Interna del Personale dell'INAIL il 18 luglio 1945 vista la sua effettiva propaganda clandestina costantemente condotta a favore del movimento di liberazione e la sua disinteressata opera di sanitario a favore dell'insurrezione partigiana, ha ritenuto nel suo caso di non potersi applicare la sospensione dal servizio per il giudizio di epurazione. (70)

Nel 1948 il dr. Pillan ha dovuto lottare per la modifica della qualifica (anno 1943) di "distinto" in "ottimo". (71) Forse in relazione al presentato ricorso èe conservato nella sua cartella personale un documento senza titolo del 2 novembre 1948 nel quale il Direttore Sanitario dell'Ospedale Civile di Vicenza, dr. Leonardo Salviati riassume la carriera del dr. Pillan per quanto concerne l'Ospedale stesso e poi afferma:

Conosco a fondo il dr. Pillan e mi consta che tutti i Primari Ospedalieri concordano nel riconoscere che il dottor Pillan è stato Medico molto intelligente, completamente dedito allo studio e alla cura dei malati ospedalieri e ad approfondire le Sue conoscenze, abile nell'osservazione clinica e negli interventi chirurgici. (72)

Termina praticamente qui la documentazione utile per un tentativo di ricostruizione del profilo medico del dr. Giambattista Pillan. Per completare l'opera sarebbe bello sapere quando e dove ha smesso di lavorare, la data della sua morte, il luogo di sepoltura e altre particolarità. Ciò si [214] potrebbe fare soltanto con una ricerca capillare in Italia, ma d'altra parte tutto questo in qualche modo esula dal tema proposto.

Ricapitolando si può asserire che la struttura sanitaria delle Miniere di Arsia, capeggiata dal dr. Pillan, è stata capace di gestire con efficacia e professionalità la grande e inattesa emergenza e le conseguenze del disastro del 1940 e quindi è stata all'altezza del compito e del ruolo assegnatoli. Desta non poca perplessità il fatto che la dirigenza delle Miniere abbia lasciato partire per il fronte il benemerito e qualificatissimo medico senza opporsi energicamente. È ovvio che con l'autorità militare non si poteva scherzare, ma va anche detto che nel frattempo nel direttivo minerario non c'era più una persona di polso come lo era stato precedentemente il commendatore Guido Segre.


Note:

Conservatore superiore presso il Museo popolare di Albona. Indirizzo dell' autore: Prof. Tullio Vorano, Narodni muzej, HR – 52220 Labin. E-mail: tullio.vorano@pu.t'com.hr
  1. Andrea Matošević, Massimiyyare la produzione e disumanizzare l'operaio – Anbinden, Bedeaux, Stacanovismo – sistemi (scientifici) di organizzazione del lavoro, in: Arsia 28 febbraio 1940, Circolo di cultura istro-veneta Istria, Trieste, 2007., pag. 18
  2. ibidem, nota 2
  3. Arsia..., pag. 59, secondo documento
  4. Arsia..., pag. 68-71
  5. Arsia..., pag. 65
  6. Arsia..., pag. 66-67
  7. Certificato di nasciata, Collezione Hratsnik, Fascicolo Pillan (nel prosieguo: CHFP)
  8. Certificato di condotta, CHFP
  9. Documento, CHPF
  10. Documento nel Fascicolo Pillan Dott. GioBatta, Archivio dell'Ospedale civico di Vicenza (in seguito: AOCV
  11. Certificato dell'Ordine dei Medici, CHFP
  12. Bozza - promemoria del Pillan, databile nel 1934, AOCV
  13. Domanda di nomina, AOCV
  14. Comunicazione n. 445, CHFP
  15. Notifica n. 89, CHFP
  16. Circolare n. 178, AOCV
  17. Richiesta di ammissione, AOCV
  18. Verbale, AOCV
  19. Deliberazione n. 24,AOCV
  20. Notifica n. 1628, CHFP
  21. Relazione, CHFP
  22. Notifica n. 656, CHFP
  23. Relazione n. 802, AOCV
  24. Notifica n. 247(a) e 247(b), CHFP
  25. Richiesta, AOCV
  26. Ibidem
  27. Ibidem
  28. Certificato di matrimonio, AOCV
  29. Telegramma, AOCV
  30. Notifica, CHFP
  31. Ibidem
  32. Notifica n. 1251, AOCV
  33. Richiesta, AOCV
  34. Certificazione della Divisione Femminile, CHFP
  35. Ibidem
  36. Certificazione del Reparto Oftalmologico, CHFP
  37. Certificazione del Reparto Chirurgico, CHFP
  38. Certificazione del Reparto Chirurgico, AOCV
  39. Verbale, AOCV
  40. Tema svolto, AOCV
  41. Deliberazione n. 30, AOCV
  42. Verbale di Giuramento, AOCV
  43. Notifica, CHFP
  44. Lettera, AOCV
  45. Notifica n. 214, CHFP
  46. Domanda, AOCV
  47. Bozza telegramma, AOCV
  48. Notifica, CHFP
  49. Dimissioni, CHFP
  50. Lettera n. 3073, CHFP
  51. Delibera, CHFP
  52. Fattura, CHFP
  53. Lettera, CHFP
  54. Certificato,CHFP
  55. Lettera, CHFP
  56. Lettera, CHFP
  57. Notifica, CHFP
  58. Foglio dicongedo,CHFP
  59. Lettera, CHFP
  60. Lettera, CHFP
  61. Richiesta di rapporto,CHFP
  62. Relazione, CHFP
  63. Notifica, CHFP
  64. Partecipazioni, AOCV
  65. Congratulazioni, CHFP
  66. Congratulazioni, CHFP
  67. Certficato, CHFP
  68. Tessera, CHFP
  69. Certificato, CHFP
  70. Dichiarazione, CHFP
  71. Ricorso,CHFP (Dal ricorso presentato a Roma veniamo a sapere che durante la permanenza del Pilla ad Arsia, sotto la sua dirigenza era di servizio a Pozzo Littorio Piedalbona il dr. Motcovich)
  72. Relazione, AOCV

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Created: Sunday, December 16, 2012; Last Updated: Monday, February 28, 2022
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