Nadalet - nel censimento del 1°
ottobre '45 erano presenti 3 famiglie.
Naddi - nel censimento del 1° ottobre
'45 erano presenti 8 famiglie.
Nadich - nel censimento del 1° ottobre
'45 erano presenti 2 famiglie.
Nadovitz o Nadovich - Nicolò, 1797.
Nardini - nel censimento del 1°
ottobre '45 erano presenti 3 famiglie.
Narenta - famiglia presente a Rovigno
dal 1503, estintasi nel 1728. Un degli ultimi esponenti di questa famiglia
fu quel Giovanni Narenta, ardito capitano, che al servizio della Serenissima
si distinse in vari scontri con la flotta turca, morto nel 1714.
Nascimbeni - nel censimento del 1°
ottobre '45 erano presenti 4 famiglie.
Nasi - nel censimento del 1° ottobre
'45 era presente una famiglia.
Nassinovich - Matteo da Gimino, 184..;
Natorre - Iseppo di Gabriel, 1667 per
il Caenazzo. Secondo invece l'Angelini: "Gabriel Nattore morto 1683. Passata
in Pola, una colonia di Greci, fra' quali molti di Napoli di Romelia l'anno
1578 ed altrettanti lavoratori Malvasioti sotto il Cap. Fran.co Callergi
nobile di Famagosta con 50 famiglie Cipriote: ed avendo qui questa famiglia
Nattori l'agnome Napoli, è probabile che hassi per tradizione nella sud.a
famiglia, che il nominato Gabriele veniva da Pola, e vi comparisse suo
stipite." Famiglia una volta assai facoltosa se da un documento del 31
agosto 1821 a firma del geometra catastale Ignazio Ambrosi, risultavano
proprietari delle seguenti proprietà: Gabriele Natori di 14 case, Andrea ed
Angelo di 5 case ciascuno, Domenico, Eufemia e Giovanni di terreni agricoli,
mentre già nel 1757 ritroviamo un Francesco fu Giuseppe Gastaldo della
Scuola laica dei Montagnari che radunava tra i suoi confratelli cavatori e
scalpellini. Tale famiglia venne inoltre ascritta al Corpo dei Cittadini o
Nobili di Rovigno nel 1802, essendo il Sig. Giuseppe Nattori uno degli
eletti del così detto Governo dei Diciotto. Come si può vedere anche da
queste breve escursus la grafia del cognome ha oscillato nel tempo da
Natorre - Nattore
- Natori - Nattori - Natorri ecc. Un tipico caso è
quello di:
Giuseppe Gaetano Natorri fu Angelo autore di due volumi
manoscritti che, come dice lui stesso nel titolo, sono una "Raccolta di
tutte le antichità, stemmi ed iscrizioni che esistevano ed esistono
nella mia patria Rovigno/Disegnate/Da me Giuseppe Gaetano Natorri fu
Angelo per proprio genio e non per studio./ La presente raccolta pensai
di dividerla in due volumi, ciascuno diviso in quattro parti. Nel primo
una succinta descrizione di tutte le raccolte dell'Antichità. Nel
secondo la dimostrazione delle antichità medesime in LXXI tavole
disegnate a semplice lapis e correlativamente disposte nel più possibile
ordine riguardante ciascun punto, località e contrada che esistevano e
che vi esistono. /Volume secondo./ Rovigno 1851". Il 2° volume (mm.
340x240) è attualmente conservato a Trieste, presso l'Archivio
Diplomatico, purtroppo del primo si è persa traccia. Il 2° volume anche
se datato 1851, riporta annotazioni sino al 1859. Le illustrazioni, come
quella della parte vecchia di Rovigno, o Monto, e dell'originario
portone che con il ponte levatoio univa la vecchia isola alla terra
ferma, sono di notevole precisione ed anche di buon pregio. Nel volume
si ritrovano molte annotazioni interessanti sulla vita di Rovigno di
quegli anni soprattutto sui vescovi Peteani e Dobrila. E’ doveroso
riportare anche lo stemma dei Natorri che presentava una torre munita di
una lunga asta con bandiera che garrisce, su cui poggia un leone
rampante, il tutto su di una collinetta.
Navaretto - Giovanni e Pietro
prelevati e fatti sparire dai titini (Bruno Carra Nascimbeni F.R. n. 64
gen-feb 1993).
Neretti - nel censimento del 1°
ottobre '45 erano presenti 2 famiglie.
Nider - Zorzi detto Nider da Pisin,
1544. Nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 4 famiglie.
Nocini - nel censimento del 1° ottobre
'45 erano presenti 2 famiglie.
Nomini - nel censimento del 1° ottobre
'45 era presente una famiglia.
Novello - Zuanne qm. Nicolò, calafà da
Buran, 1600. Nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 6 famiglie.
Onofrio - Zuanne da Valle, 1789.
Oplanich - Gabriele, (1804-1824), fine
poeta e valente compositore di musica, lodato dal Rossini. Morto a soli
vent'anni, lasciò inediti una raccolta di sonetti ed epigrammi.
Pacchietto - Piero da Capodistria,
1754. Famiglia estintasi nel 1879.
Pache - nel censimento del 1° ottobre
'45 era presente una famiglia.
Pachialat - nel censimento del 1°
ottobre '45 erano presenti 2 famiglie.
Padovan - nel censimento del 1°
ottobre '45 era presente una famiglia.
Palaziòl - nel censimento del 1°
ottobre '45 erano presenti 2 famiglie.
Paliaga - Stefano, taiapiera da
Venezia, 1571. Nel censimento del 1° ottobre '45 risultavano 51 famiglie
Paliaga, cognome che alcune volte veniva scritto anche Pagliaga.
Palma - nel censimento del 1° ottobre
'45 era presente una famiglia.
Palmieri - nel censimento del 1°
ottobre '45 era presente una famiglia.
Paoletti - nel censimento del 1°
ottobre '45 erano presenti 4 famiglie.
Paolin - Stefano da Gorizia, 1817.
Paolini - Iseppo dal Friul, 1740.
Paris - Matteo da Pisino, 1818.
Orlando Paris venne deportato dai titini, probabilmente era l’ultimo
rappresentante di questa famiglia a Rovigno, visto che nel censimento del 1°
ottobre ’45 non risulta alcuna famiglia Paris.
Pastrovichio o Pastrovicchio -
Mario da Perasto, 1504.
Pauletich - Antonio (Nino), autore di
vari saggi di argomento istriano, pubblicati negli Atti del Centro di
Ricerche Storiche di Rovigno. Con Radossi ha curato la pubblicazione di vari
manoscritti di carattere storico cronachistico opera di vari esponenti della
famiglia Angelini, i cui originali si trovano presso il Museo civico di
Rovigno. Collabora inoltre con la Voce della Famia Ruvignisa, oltre ad
essere buon poeta in rovignese.
Pavan - Domenico di Polo Padovan detto
Pavan da Brioni, 1511. Nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 13
famiglie.
Pechiari - Santo da Capodistria, 1863.
Pecoraro - nel censimento del 1°
ottobre '45 era presente 1 famiglia.
Pedicchio - Zuanne detto Pignaz, 1478.
Nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 7 famiglie.
Pellegrini - Pietro dal Friuli, 184..
; Pellegrini era anche uno dei soprannomi della famiglia Devescovi.
Pellicer poi Pellizer - Tomà
qm. Giacomo da Spalato pellicier e stramasser, (ovvero pellicciaio e
materassaio) 1410. Nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 6
famiglie Pellizer. A questo proposito vi è da dire che è invalso oramai
l'uso di pronunziare il cognome Pèliser anziché Pelisèr, retaggio delle
scuole e del servizio militare ai tempi dell'Austria. Analogo fenomeno si ha
a Trieste, vedi Trèvisan per Trevisàn, oppure Zànier per Zanièr.
Attualmente, con l'affermarsi della pronuncia anglosassone, tale fenomeno si
va estendendo ai vari cognomi di origine veneta, per cui si sentono
storpiare da cronisti sportivi, che si preoccupano però dell'esatta dizione
di quelli stranieri, cognomi prettamente veneti come Benettòn, Stefanèl e
Badoèr in Bènetton, Stèfanel, e Bàdoer. Tra l'altro vi è da dire che con
tale pronuncia, si perde il significato originario del cognome, proprio come
nel nostro caso in cui pèliser non vuol dire nulla, mentre con la
corretta pronuncia diviene pellicciaio, richiamando così l'originaria
professione della famiglia.
Penso - Tobia da Chioggia, 1837.
Perassich - Michiele da Antignana,
1760.
Percovich - Mico qm. Mattio da Due
Castelli, 1680. Nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 5 famiglie.
Peressa - nel censimento del 1°
ottobre '45 era presente una famiglia.
Pergolis - Francesco di Zuanne da
Fiorenza, pittor, 1570. Dal solito Antonio Angelini apprendiamo più
diffusamente che nella Collegiata di S. Eufemia: "Appesi alla parete di
questo Coro vedonsi fin dal 18 ap.e 1846 tre quadri bellamente rifatti, i
quali prima erano dietro l'altare del SS. Sacramento, cioè: la Cena di
Cristo, Cristo nell'Orto e i Tre dormienti discepoli; lavoro questi due
quadri inferiore al primo, ma tutti tre pregiati: ristaurati l'anno stesso
dal valente artista sig.r Giacomo Tonegutti, bellunese. E' tradizione che
siano lavoro del pittore Piero Pergolis q. Michele da Fiorenza quì venuto
con Fran.co Pergolis di Giovanni l'anno 1596 e questi quì pure si accasò
prendendo in moglie Fran.ca Gajardelo. Onde tutta questa famiglia Pergolis".
Nel censimento del 1° otobre '45 erano presenti 11 famiglie.
Perini o Perin o de Perinis
- famiglia, presente a Rovigno almeno dal 1420, se non addirittura una delle
famiglie cittadine originarie come ci dice l'Angelini: "1425 Perin qm Zuanne
d'onde il cognome Perin, de Perinis, e Perini in Maria v. vedova 1471". Ad
avvalorare la tesi dell'Angelini vi è inoltre il Libro Catastatico del 1636:
"Ego Joseph de Perinis q. D.ni Antonij, Civis Rubinenis, Publicus Notarius,
approbatus, Autoritate Veneta confirmatus ac in presenti Canc.s sp.lis
communitatis ellectus, rogatusque, ut hoc omnia, in hoc volumine,
catastatico inscripto reponere fideliter reposui, hanc quoque autenticam ei
formam dedi et adppeniam, nomine, cognomine, ac proprio sigillo eum
insignivi....". Di tale sigillo notarile, il Natorre ci fornisce il disegno,
riscontrabile del resto sul detto Libro Catastico recentemente ritrovato: un
cuore sormontato da una lunga croce biforcuta e pomata, che però alcuni
vogliono essere uno scudo gotico, che presenta in capo la lettera C ed una
stella; nel corpo le iniziali I.(seppo) D.(e) P.(erinis); in punta un
braccio (destrocherio) con l'indice alzato. Il Caenazzo però riporta
solamente la famiglia Perinis dicendola estinta nel 1689, forse per il fatto
che si era ormai diramata in tre ben distinti cognomi: Perin
e Perini, che sono rispettivamente la forma veneta ed italianizzata
dell'identico cognome de Perinis, che ne è invece la forma
latineggiante. L'estinzione si riferisce molto probabilmente al solo ramo de
Perinis, visto che nel censimento 1° ottobre 1945 risultavano ancora 5
famiglie Perini;
Pertejani - Gregorio, 1778. Famiglia
estinta nel 1863.
Pesatore - nel censimento del 1°
ottobre '45 era presente una famiglia.
Pesce - Domenico qm. Mattio, 1408.
Famiglia iscritta al Corpo dei Cittadini o Nobili di Rovigno.
Pesel - Matteo da Arbe, 1808. Nel
censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 2 famiglie.
Petech - Antonio, 1815.
Petri - nel censimento del 1° ottobre
'45 erano presenti 2 famiglie.
Petris - Cosimo fu Stefano da Cherso,
1820. Secondo il censimento del 1° ottobre '45 era presente una famiglia.
Petronio - Paolo di Piero da Pirano,
1799. Nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 3 famiglie.
Piazza - nel censimento del 1° ottobre
'45 era presente 1 famiglia.
Piccoli - Francesco, da Venezia, qm.
Bernardo, detto Piccoli, 1589. In Agnesina Facchinetti di Marco (Angelini).
Furono aggregati nel 1765 al Corpo dei Cittadini o Nobili di Rovigno, con
una delle votazioni più controverse: 164 favorevoli 156 contrari, tanto che
tale aggregazione venne in seguito annullata e solamente nel 1769 fu ammessa
e confermata dalla pubblica autorità. Antonio Angelini, con una punta
elegiaca, così ne parla: "Era famiglia numerosa, potente e facinorosa. Però
praticava il bene di una quotidiana limosina di brodo e carne (era al fuoco
ogni dì una grande caldaja di carne) a chiunque bisognoso si presentava a
quella Casa a dimandarla. Erano in quella famiglia contemporaneamente Notaj
ed Avvocati, e Preti e Parrochi, e uomini di mare, e pubblici e comunali
impiegati: tutti uomini di sapere, e di azione. Le vicende umane gravitavano
sulla stessa, come sopra tante altre della nostra Città: e alcune più non
contano, alcune più non sono". Sempre dall'Angelini apprendiamo che
nella chiesetta di S. Carlo Borromeo "sempre ben tenuta ed assistita dalla
famiglia Piccoli... La quale ha in questa chiesetta due Arche sepolcrali
fatte escavare dal sig.r Francesco Piccoli l'anno 1697, come si rileva
dall'iscrizione scolpita sopra una delle stesse:
E.V.E.
INEVITABILIS. MEMOR. MORTIS
SIBI. POSTERISQ. SUIS
HOS. GEMINOS. TUMULOS.
FRANCISCUS. PICCOLI.
PARAVIT
ANNO. AB ORBE. REPARATO
M. DCXCVII
OBIIT. VIR. OPTIMIS
PAUPERUM PATRIAEQ. PAUPER
EGREGIUS, MEMORABILIS EXI
MIUS
XVI KAL. AUG. MDCCIII.
Sull'altra arca sepolcrale invece vi è scolpito lo stemma: un braccio
(destrochero) con la mano a pugno, su cui poggia un panno a strisce, che
l'Angelini suppone trattarsi di una pelliccia, in fascia sopra il
destrochero tre stelle. Dal censimento del 1° ottobre '45 non
risultavano più a Rovigno. A Trieste nel dicembre 1893 moriva il
rovignese Giandomenico Piccoli nobile col predicato di Vestre,
pensionato Capo Distrettuale, nel 1848 Commissario Distr.e di
Capodistria, lasciando ai poveri di Rovigno un legato di 200 fiorini;
mentre il senatore Giorgio Piccoli nato a Rovigno nel 1840, moriva nel
1922 anche lui lontano dalla città natale a Giusterna di Capodistria.
Piemonte - Leonardo da Pasman
territorio di Udine, 1628. Nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti
8 famiglie.
Pignaton - nel censimento del 1°
ottobre '45 erano presenti 4 famiglie.
Pitacco - nel censimento del 1°
ottobre '45 erano presenti 2 famiglie.
Pocraiaz - da Villa di Rovigno, nel
censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 4 famiglie.
Poduie - nel censimento del 1° ottobre
'45 era presente una famiglia.
Podelmengo - nel censimento del 1°
ottobre '45 erano presenti 2 famiglie. E' rimasta figura proverbiale, la
guardia Podelmengo. Molte volte le varie comari, quando i ragazzini giocando
facevano troppo chiasso li azzittivano con la frase: ara ch'i ciàmo
Podelmèngo... ovvero guarda che chiamo Podelmengo...;
Polli - nel censimento del 1° ottobre
'45 erano presenti 5 famiglie.
Ponterico - nel censimento del 1°
ottobre '45 era presente una famiglia.
Pontevivo - Angelo da Burano, 1830.
Nel censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 4 famiglie.
Popovich - nel censimento del 1°
ottobre '45 erano presenti 2 famiglie.
Poretti - nel censimento del 1°
ottobre '45 erano presenti 10 famiglie.
Poropat - cognome originario del
Montenegro, i capostipiti in Istria furono Marco e Giorgio Poropatich che
intorno al 1590 condussero nel territorio di Parenzo varie famiglie
morlacche. Da lì si diffusero in tutta l'Istria. Nel censimento del 1°
ottobre '45 risultavano 14 famiglie.
Possich - Matteo qm. Andrea da
Volosca, 1831.
Preden - nel censimento del 1° ottobre
'45 erano presenti 12 famiglie.
Prencis - Francesco qm. Santo da
Valle, 1826.
Prenz - nel censimento del 1° ottobre
'45 era presente una famiglia.
Presta - nel censimento del 1° ottobre
'45 era presente una famiglia.
Privilegio o Privileggio -
Marco qm. Mattio da Pedena, 1594 (Caen). L'Angelini, non so quanto a
ragione, li ritiene greci, basandosi su di un Privilegios ministro in quel
regno, dicendoli provenienti: "da Siro 1590 c.a. In Lucia Spongia q.
Mattio". Nel censimento del 1° ottobre '45 risultavano 20 famiglie
Privileggio.
Proban - nel censimento del 1° ottobre
'45 erano presenti 2 famiglie.
Prodomo - Bortolo qm. Giuseppe da
Venezia, 1839.
Provveditor - Bortolo qm. Zorzi da
Zara, 1723. Famiglia estinta nel 1801.
Puschio - Bernardin Benussi qm. Zuanne
detto Puschio, 1540.
Quarantotto poi Quarantotti -
Antonio Quarantotto 1440 - ob. 1507. In Eufemia ....... fatto notajo 1460, e
Dom.co 1443 - ob. 1471, e Zanetta in Astolfo de Astolfi Notajo di Pola, q.
Nicolò n. 1415 - ob. 1470 q. Ant.o ob. 1460 q. Niccolò, in Biascia viva
ved.a 1450. Sembra famiglia indigena. Così l'Angelini. La famiglia risultava
da sempre tra quelle iscritte al Corpo dei Cittadini o Nobili di Rovigno.
Nelle tombe più antico il cognome è scritto anche: 48 o XLVIII. Nel dal
censimento del 1° ottobre '45, risultavano presenti 39 famiglie.
Racca - Michiele qm. Pietro, 1770.
Famiglia estintasi nell'ottocento.
Rade - Matteo da Castua, 1821. Nel
censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 3 famiglie.
Radice - nel censimento del 1° ottobre
'45 era presente una famiglia.
Radole - Nicolò di Demetrio, greco
convertito da Peroi, 1829.
Radossich - poi Radossi:
Antonio da Villanova di Parenzo, 1814. Nel censimento del 1° ottobre '45
erano presenti 2 famiglie Radossi.
Radovani - nel censimento del 1°
ottobre '45 erano presenti 3 famiglie.
Raguseo - famiglia presente a Rovigno
dal 1576 al 1744.
Rampas - nel censimento del 1° ottobre
'45 era presente 1 famiglia.
Rampos - Vincenzo da Presenich, 1826.
Ravelna - nel censimento del 1°
ottobre '45 erano presenti 3 famiglie. Però dovrebbe trattarsi di un errore
di trascrizione per Ravenna.
Ravenna - Marco da Venezia, 1856, vedi
Ravelna..
Ravidà - Domenico, nato a Furnari
(Messina) l'11 agosto 1892, appuntato dei carabinieri in pensione. Abitante
a Rovigno, con la moglie Maria Brainovich, in via Roma 9 (Carera). Venne
prelevato dai titini il 5 maggio del '45 e fatto "scomparire".
Retti - Atanasio da Venezia, 1856.
Ricotti - Giuseppe di Francesco
prelevato dai titini e quindi fatto "scomparire".
Rieschner - nel censimento del 1°
ottobre '45 era presente una famiglia.
Rigo - nel censimento del 1° ottobre
'45 era presente una famiglia.
Riosa - Il Caenazzo dice che il primo
Riosa a Rovigno era un certo Domenico da Parenzo, 1857. Ma se si deve tener
fede al libro di Nino de Totto "Il Comito della Leona", in cui si parla del
rovignese Matteo Riosa caduto nell'assedio della roccaforte veneta di San
Teodoro a Candia, la famiglia Riosa è a Rovigno almeno dal '600.
Rismondo - Raimondo q. Alvise da
Venezia, onde il cognome Rismondi nei suoi discendenti, 1559 (Angelini). Dal
censimento del 1° ottobre '45 risultavano a Rovigno 31 famiglie.
Risner - Luigi, nato a Rovigno nel
1893, volontario della 1° G.M. come tenente di artiglieria si meritò una
Croce di Guerra.
Rizzi - nel censimento del 1° ottobre
'45 erano presenti 3 famiglie.
Robba - Guido, nato a Rovigno nel
1897, volontario nella 1° Guerra Mondiale come soldato di fanteria.
Rocco - Rocco pescador, vivente nel
1530 e Domenico suo fratello, vivente nel 1504, qm. Franceschetto barbier,
morto nel 1490 circa. L'Angelini li suppone famiglia indigena. Le famiglie
di Domenico e Antonio Rocco qm. Antonio e di Pietro Rocco qm Gregorio furono
aggregate il 7 marzo 1802 al Corpo dei Cittadini. Un disegno di D. Petronio
ci fornisce il loro stemma, altrimenti irreperibile, una rocca terminante
con asta e bandiera, in un tondo nel cui bordo vi è la scritta: TRIPLICY
CIRCO MURO. Nel censimento del 1° ottobre '45, risultavano a Rovigno 68
famiglie.
Roman - nel censimento del 1° ottobre
'45 risultavano 2 famiglie.
Rosa - nel censimento del 1° ottobre
'45 erano presenti 4 famiglie.
Rosandra - nel censimento del 1°
ottobre '45 erano presenti 2 famiglie.
Rossetto - Zuanne qm. Piero, 1450. Nel
censimento del 1° ottobre '45 era ancora presente una famiglia;
Rossi - nel censimento del 1° ottobre
'45 erano presenti 5 famiglie.
Rossich - Antonio da S. Pietro in
Selve, 1807. Probabilmente in seguito italianizzato in Rossi.
Rotta o Rota - Marco qm.
Antonio, taiapiera da Venezia, 1622. Così il Caenazzo, l'Angelini invece: "-
Zuanne Rota 1500 da Dignan, d'onde i suoi discendento presero l'agnome
Zuannini. - Marco Rota q. Ant.o 1600 c.a da Venezia, tagliapietra. - Zuanne
Rota q. Mattio 1654 da Valle. In Meneghina Carrer. D'onde l'agnome Carrer ai
discendenti. La famiglia Rota viene da Dignano, e da Venezia, e da Valle, ed
è diversa dalla famiglia di agnome Carrer da Sebenico, di cui ignorasi il
vero cognome. Pure essendosi imparentata quella da Valle coi Carrer mediante
matrimonio, e Rota vengono indistintamente agnominati Carrer". Nel
censimento del 1° ottobre '45 erano presenti 10 famiglie.
Rovis - nel censimento del 1° ottobre
'45 erano presenti 4 famiglie.
Ruffini - Zambattista Ruffini o Cuffi
da Capodistria.
Runco - nel censimento del 1° ottobre
'45 era presente una famiglia Runco.
Ruprecht - Alberto, 1831.
Russiani - nel censimento del 1°
ottobre '45 era presente una famiglia.
Russo - nel censimento del 1° ottobre
'45 era presente una famiglia, cognome probabilmente originato dal
soprannome Rùso, della famiglia Devescovi.
|