ALBONA HA RESO OMAGGIO
IERI SERA ALLA POETESSA, SCRITTRICE E INSEGNANTE
Giuseppina Martinuzzi, un ritratto
inedito a 165 anni dalla sua nascita
Tanja Škopac
[Tratto
da: © La Voce del Popolo,
http://edit.hr/lavoce/2009/090214/cultura.htm.]
14 febbraio 2009
ALBONA – Sempre molto
solenne, fra gli albonesi, il 14 febbraio. È infatti la data in cui
ricorre l’anniversario della nascita della grande poetessa, scrittrice e
insegnante Giuseppina Martinuzzi (1844 – 1925), conosciuta per le sue
idee socialiste, ancora di più per la sua lotta per il miglioramento
delle condizioni di vita degli operai, per la fratellanza fra i popoli.
Combatteva per l’uguaglianza fra donne e uomini, una lotta ancor’oggi
attuale, rivoluzionaria ai tempi della Martinuzzi, a cavallo tra il
19.esimo e il 20.esimo secolo. Questi sono solo alcuni dei motivi per
cui da anni, ad Albona, si ricorda, nel corso del mese di febbraio, la
poetessa istriana e la sua opera.
Il 165.esimo l’anniversario
della sua nascita è stato festeggiato ieri sera, presso il Teatrino
della cittavecchia albonese. Per l'occasione, l'amministrazione
cittadina, la Biblioteca civica e la locale Comunità degli Italiani –
che porta il nome della Martinuzzi – hanno voluto organizzare una
bellissima serata di poesia e musica. Il programma è iniziato con la
presentazione del libro “Istria e dintorni, terre amare” pubblicato lo
scorso anno dalla CI di
Albona, curato dallo scrittore Giacomo Scotti.
L'edizione è stata realizzata anche grazie al sostegno di Ferruccio
Faraguna, un albonese che vive a Trieste e che è da sempre vicino alla
CI. Del libro ha parlato ieri sera il redattore, Tullio Vorano,
direttore del Museo civico. Il volume contiene 22 testi, tra articoli,
racconti, brevi saggi, recensioni, commenti, lettere, traduzioni e
persino un’“azione scenica” in versi, la maggior parte dei quali
pressochè inediti. Sono stati proposti nel 2008 da Scotti, sempre in
occasione di un tributo alla Martinuzzi. Il materiale è stato pubblicato
sulle pagine dei giornali “Evo Novo” – dove ha trovato posto uno
scritto, “Amor di patria?” – “Il Lavoratore Friulano”, che ha dato in
stampa 21 delle opere presentate ieri sera.
“Gli scritti della
Martinuzzi sono stati pubblicati prima dalla professoressa Marija
Cetina, nel 1970, poi un’altra serie è stata resa nota da Giacomo
Scotti. Quelli che abbiamo presentato ultimamente erano finora ignoti,
in quanto sono stati recentemente trovati a Udine grazie alla ricerca di
Gian Luigi Bettoli che ha poi pubblicato gli stessi scritti nel suo
libro voluminoso che parla di una terra amara pensando prima di tutto al
Friuli. Siccome egli scrive anche di Trieste, dell’Istria e di Fiume,
nel periodo che va dalla fine dell’Ottocento al periodo fascista, nel
suo mirino è entrata pure Giuseppina Martinuzzi che all’epoca era molto
attiva”, ha spiegato Vorano, secondo il quale, dagli scritti presentati
traspare l’interesse della Martinuzzi per i lettori di Udine e si
rivolge alla cerchia socialista, ai lavoratori e tutti quelli
interessati alle sue idee. Nei testi presentati ieri la Martinuzzi si
riferisce alle posizioni e agli insegnamenti di Gaetano Salvemini, del
poeta Filippo Zamboni, dello scrittore De Amicis e di Amilcare Cipriani,
rifiugiato in Francia. Denuncia i nazionalismi, nei testi pubblicati nel
1911 e nei due anni successivi si rivolge alle madri italiane, ma anche
a quelle arabe e turche, e lo fa negli scritti in cui protesta contro la
guerra italiana contro la Libia (guerra italo-turca), preannunciando la
Grande guerra. La sua voce per i lavoratori si sente nelle poesie quali
“Garofano”, il fiore rosso dei lavoratori “elevato a simbolo di
ribellione e di amore”, e altre ancora. Alla conclusione della
presentazione del libro Vorano ha rivelato la disponibilità del Museo
civico di ospitare, tra qualche anno, un punto informativo sulla vita e
l’opera della Martinuzzi.
Nel corso della serata si
sono esibiti il coro misto “Giuseppina Martinuzzi” della CI di
Albona –
che quest’anno festeggia 10 anni di attività– e un gruppo di poetesse
albonesi, fra cui Ivanka Arefijev, Barbara Kiršić, Ivona Kiršić, Zlata
Jurcan Vukelić, Morin Kudić, Ljubica Milevoj, Suzana Mušković, Roberta
Razzi, Nansi Tirelli, Mirela Vidak e Malvina Mileta, con poesie a tema
amoroso e altri argomenti.
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