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Anita Derin, CAPODISTRIA
- Un mondo scomparso per sempre
Edizioni ASTRA (Trieste, 2002)
(Clicca la copertina per ingrandire
l'immagine.) |
La prima cartolina illustrata di
Capodistria (fine 800), con in primo piano le vecchie saline, che nel
1911 subirono danni incalcolabili a causa di una violenta mareggiata che
ruppe gli argini, provocando di fatto la loro fine, dopo cinque secoli
di attività. Disegno con inchiostro di china e colorato a mano.
Questo libro, presentato
oggi a Trieste, è stato scritto con le cartoline. La capodistriana Anita
Derin lo ha pubblicato con l'appoggio del gruppo delle "Fie de
Capodistria", per i tipi della TIPO/LITO ASTRA di Trieste. Si noti bene
"scritto" e non "illustrato" perchè non si tratta di un album
(l'intuizione è di Aldo Cherini, anche lui capodistriano e noto studioso
di patrie memorie). Sono le cartoline a recitare in prima persona la
parte di un singolare "io narrante", tratte dalla Derin dalla sua ricca
collezione, che inizia alla fine dell'ottocento, selezionando le
immagini ed ordinandole secondo percorsi prefissati, rintracciabili in
una planimetria dell'epoca, chiaramente leggibile, con i nomi delle vie,
delle calli, dei campielli, vale a dire degli usati siti della nostra
giovinezza. Giri illustrati con richiami, appunti, annotazioni,
didascalie delle immagini alle quali è affidato il discorso principale.
Una rimpatriata di ricordi e di sorprendenti rivelazioni.
Capodistria 1900 - Un
salinaro al lavoro (fotocartolina tratta dal libro).
Non sono le solite
cartoline, non di quelle che inondano il giorno d'oggi il mondo con i
loro colori sgargianti, ma autentici documenti, legate alla piccola
funzione della corrispondenza aperta, dalle quali si ricavano diverse
informazioni sui percorsi storici delle nostre terre.
Un vero scrigno di ricordi
visivi di un mondo quasi scomparso, corredato da una elegante veste
editoriale.
La parte finale del libro
riguarda l'evoluzione del servizio postale della nostra cittadina, dal
Regno d'Italia Napoleonico all'occupazione jugoslava, con illustrazioni
inedite e pagine di novità assoluta. Tutto il materiale attinente gli
annulli postali è stato fornito dal cugino Paolo Pellarini, esperto
della materia.
Il volume di circa 200
pagine, è stato stampato in n. 500 esemplari numerati.
I capodistriani e non solo,
sparsi nel mondo, possono chiedere notizie direttamente all'editore che
ha la propria sede a Trieste in via dei Cosulich 9/11. L'indirizzo di
posta elettronica è: tipolitoastra@tin.it
Pietro Valente
13 novembre 2002 |
Tratto da
La Sveglia (http://www.lasveglia.org/mondo.htm):
“Capodistria –
un mondo scomparso per sempre” è questo il titolo di un libro scritto
con le cartoline che Anita Derin ha pubblicato con l’appoggio del gruppo
delle “Fie de Capodistria” e col patrocinio della Provincia e del
Comune, per i tipi della Tipo/Lito Astra Editore e la composizione di
Tecnograph di Alessandro Musizzadi Trieste.
Abbiamo detto
“scritto” e non “illustrato” in quanto non si tratta di un album. Sono
le cartoline a recitare in prima persona la parte di un singolare “io
narrante”, tratte dalla Derin dalla sua ricca collezione selezionando le
immagini ed ordinandole secondo percorsi prefissati, rintracciabili in
una pianta topografica, chiaramente leggibile, con i nomi delle vie,
delle calli, dei campielli, vale a dire degli usati siti della nostra
giovinezza. Giri illustrati con richiami, appunti, annotazioni,
didascalie delle immagini alle quali è affidato il discorso principale.
Una rimpatriata saporosa suscitatrice di ricordi e di sorprendenti
rivelazioni negli svariati temi dell’arte, della cultura, del costume e
della quotidianità, con un pizzico di autobiografia. Non mancano qualche
curiosità come la cartolina che Nazario Sauro ha scritto inviandola a se
stesso da Ravenna dove aveva partecipato alle feste dantesche del 13-14
settembre 1908, e qualche battuta che fa sorridere. Il tutto preceduto
da una svelta introduzione generale tratta dalla “Guida storica ed
artistica” di Francesco Semi, pubblicata nel 1930 dalla cartoleria di
Antonio Tommasi, che era stato anche attivo editore di cartoline
illustrate.
Non sono le
solite cartoline, queste riprodotte nel libro, non di quelle che
inondano al giorno d’oggi il mondo con i loro colori sparati, ma
autentici documenti della seconda metà del 1800 e della prima metà del
1900, legate alla piccola funzione della corrispondenza aperta (per la
quale sono state inizialmente immaginate) dalle quali sono ricavabili
diverse informazioni riguardanti gli accidentati percorsi storici delle
nostre terre, di carattere non solo iconografico, ma anche politico,
amministrativo, filatelico, erinnofilo, sfragistica, religioso, perfino
militare, oltre, s’intende, rispecchianti l’evoluzione del servizio
postale. Alla quale evoluzione è riservata la parte finale del libro col
titolo “Breve storia postale di Capodistria dal Regno d’Italia
napoleonico all’occupazione jugoslava” con numerose illustrazioni
inedite e pagine costituenti una novità pressochè assoluta per quanto
riguarda la nostra città.
Per quanto
riguarda gli annulli postali, tutto il materiale è stato fornito dal
cugino Paolo Pellarini, esperto in materia.
Non mancano
alcune fotografie, rese necessarie all’integrazione della pur ricca
presenza delle cartoline, per lo più inedite e come tali insostituibili,
ricavate da un grande libro dell’avv. Nino Derin, che ha coperto la
carica di podestà dal 1934 al 1939, nell’epoca cioè dei grandi lavori di
riassetto della città, rarissima se non unica documentazione riguardante
la sistemazione degli antichi edifici storici e la viabilità cittadina.
Un libro di
buon contenuto, storia vera di immagini vere e pienamente rispondenti
all’assunto, di buona esecuzione tipografica e specchio della grande
passione che hanno animato l’autrice nella realizzazione di un’opera
come tale non comune.
A.C. |
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This page compliments of
Marisa Ciceran and Pietro Valente
Created: Wednesday,
November 13, 2002; Last updated:
Tuesday, May 03, 2022
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