L’antica cittadina al centro dell’Istria minacciata da permessi urbanistici che mettono a rischio anche la cerca del tartufo bianco

Petizione popolare: salviamo Montona

Tre associazioni si schierano contro i nuovi interventi edilizi e i campi di golf

10 luglio 2006

MONTONA. Gli abitanti del pittoresco e silenzioso borgo nel cuore dell'Istria stanno dando vita a una vera e propria sollevazione popolare contro il proposito definito «mostruoso», di fare arrivare le colate di cemento ai piedi del colle su cui sorge l'abitato. Un paese che racchiude in sè l’anima stessa dell?stria dell’entroterra: città -monumento, è un paese antico il cui aspetto attuale risale sin al medioevo, precisamente al XII e XIII sec. All'apice del monte di Montona, alla piazza veneziana si giunge attraverso la più lunga scalinata istriana che conta 1052 scalini.

Il business del momento in Croazia, ossia la devastazione dell'ambiente per ricavare appartamenti da piazzare sul mercato con la sponsorizzazione di politici senza scrupoli, sta per intaccare anche l'Istria interna dopo aver fatto scempio lungo la costa.

Come risposta, in tempi rapidissimi, si sono costituite tre associazioni di cittadini a tutela del patrimonio biologico, naturale e storico ora seriamente minacciato da casette a schiera in mattone con 700 posti letto in 200 appartamenti.

Questi interventi edilizi, secondo il piano regolatore, dovrebbero fare da supporto logistico a due campi di golf a 18 buche ricavati in parte anche nel plurisecolare Bosco di Montona noto in tutto il mondo per il prelibato tartufo bianco.

Il prezioso fungo sotterraneo dunque è in serio pericolo e con esso i tartufai della zona per i quali questa attività è da decenni la principale fonte di sostentamento.

A nome delle tre associazioni di cui si diceva poc'anzi, Ranko Bon invita i montonesi e il sindaco Slobodan Vugrinec a schierarsi contro la proposta del «criminoso piano regolatore».

E poi giunge una pesante frecciata e appello al presidente della Regione istriana Ivan Nino Jakovcic, «a recedere dai suoi piani di sviluppo dell' rea montonese».

Va detto che è proprio lo stesso Jakovcic il grande sponsor dei campi di golf in tutta l'Istria per far compiere come dice, «il salto di qualità» dell'offerta turistica.

D'altro canto tra la popolazione aumenta la convinzione che tali impianti sportivi siano il cavallo di Troia della cementificazione.

Intanto l'associazione «Volim Motovun» (Amo Montona) ha avviato una sottoscrizione su Internet per bloccare il progetto e finora hanno firmato 11 mila persone di una cinquantina di paesi.

Chi volesse aderire deve semplicemente aprire il sito www.volim-motovun.org e apporre la propria firma sul già lungo elenco.Poi la petizione sarà consegnata alle massime cariche statali, in primis al presidente Mesic, e a quelle regionali.

La vicenda sta sensibilizzando anche numerosi giornalisti italiani rimasti perplessi e amareggiati che ora si danno da fare per far circolare la petizione.

p.r.


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Created: Monday, July 10, 2006; Last updated:Tuesday December 07, 2021
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